metodo

Ci sono molti approcci allo Yoga, esattamente come ci sono molti alberi in una foresta e tutti loro hanno un identico obiettivo: raggiungere la luce.

Pensiamo quindi che solo attraverso l’integrazione dei molteplici aspetti dello Yoga si possa venire incontro alle innumerevoli sfaccettature della natura umana.

E’ con questa filosofia che strutturiamo la nostra didattica, che si rifà ai canoni dello Yoga classico degli Yoga Sūtra di Patañjali, dell’Hathayoga Pradīpikā di Svātmārāma e della Bhagavadgītā.

Una nostra lezione-tipo può essere strutturata nel seguente modo:

  • Asanas (posizioni statiche e in sequenza dinamica)
  • Pranayama (tecniche di respirazione)
  • Dharana (tecniche di concentrazione)
  • Yoga Nidra (rilassamento profondo)

>> Vedi i nostri corsi

Che cos'è lo Yoga?

Yoga deriva dalla radice sanscrita yuj, che letteralmente significa unire. Nella sua estensione del termine, lo Yoga simboleggia l’unione fra corpo, mente e spirito.

Ebbe origine da una conoscenza intuitiva di ciò che fa bene al corpo, alla mente e allo spirito. Millenni orsono, gli antichi Rishis (saggi) sperimentarono essi stessi i risultati che si ottenevano da certe posizioni, tecniche di respirazione e concentrazione, tramandando oralmente questi preziosi insegnamenti.

Queste conoscenze empiriche vennero trascritte nei secoli successivi, dando così vita alle diverse tradizioni yogiche. La prima codificazione la si deve al filosofo indiano Patañjali (V – VI secolo d.C.), che redasse i cosiddetti Yoga Sūtra. Sūtra significa filo, quindi tutta l’opera è un susseguirsi ininterrotto di concetti che si legano perfettamente al filo conduttore dello Yoga.


Otto stadi

Patanjali articola la pratica dello Yoga in otto stadi. Tali stadi non si intendono come gradini consequenziali, in cui uno succede all’altro: Patanjali li definisce infatti Ashtanga, ovvero arti, membra dello Yoga. In questo senso, gli otto stadi fanno parte di un insieme organico i cui tutte le parti agiscono armoniosamente all’unisono.

I primi cinque stadi sono le cosiddette pratiche esteriori (bahiranga), che gradualmente preparano per gli ultimi tre stadi, le cosiddette pratiche interiori (antaranga).

ashtanga yoga

Pratiche esteriori – Bahiranga

Yama

Le regole etiche

Regole etiche che insieme ai Niyama, compongono le basi etiche e morali della pratica yogica. A loro volta, gli Yama si suddividono in vari stadi:

  • Ahimsa – non violenza
  • Satya – onestà
  • Asteya – non rubare
  • Bramacharya – temperanza
  • Aparigraha – moderazione

Niyama

Le regole morali

Regole morali che, insieme agli Yama, compongono le basi etiche e morali della pratica yogica. A loro volta, i Niyama si suddividono in vari stadi:

  • Sauca – purificazione
  • Santosha – contentezza
  • Tapas – autodisciplina
  • Svadhyaya – studio e conoscenza di sé
  • Isvarapranidhana – abbandono ed accettazione del sé

Asana

In sanscrito, asana significa posizione mantenuta in consapevolezza. Le asanas permettono al prana (energia) di scorrere liberamente nel corpo, rimuovendone i blocchi ed eliminando tensioni fisiche e mentali. Più prosaicamente, stimolano la circolazione sanguigna, ossigenano gli organi e le cellule, aumentano la flessibilità e tonificano l’organismo.

Ogni asana è composta da due fasi:

  1. fase dinamica: implica il movimento per assumere la posizione;
  2. fase statica: mantenimento della posizione.

Si dice che le asanas siano alcune migliaia; in parte sono state codificate nella Gheranda Samitha e nell’Hathayoga Pradipika. Alcune asanas vengono raggruppate in sequenze, come ad esempio Surya Namaskar (Saluto al Sole).

Pranayama

Espansione (ayama) o controllo (yama) del soffio vitale (prana) mediante un insieme di respirazioni. A livello fisico si attua un’ossigenazione dei tessuti.

Pratyahara

Raccoglimento ed eliminazione delle distrazioni esterne.

E’ il punto di raccordo fra pratiche esterne (bahiranga) e pratiche interiori (antaranga).


Pratiche interiori – Antaranga

Dharana

Concentrazione della mente su di un unico punto e soppressione della confusione mentale.

Dhyana

Meditazione, stato vigile, consapevolezza.

Samadhi

Completa assenza di qualsiasi modificazione mentale, assoluta consapevolezza.